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COMUNICATI STAMPA

Comunicato stampa del 18 aprile 2024

 

Ospedale dei Bambini, Bonsignore (Cimo Sicilia): Il caso Farinella non può essere dimenticato. Basta con le persecuzioni. Intervenga il Presidente Schifani”

 

“Il caso Farinella non può essere dimenticato. Basta con le persecuzioni. Intervenga il Presidente Schifani”. Lo dichiara il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore.  “Dopo il clamore mediatico suscitato dalla lettera di una mamma che, nel mese di gennaio scorso, descriveva il ricovero “da incubo” del proprio figlio all’Ospedale dei Bambini - evidenzia Bonsignore - il Presidente della Regione, Renato Schifani, si era occupato in prima persona della vicenda, annunciando “verifiche rigorose” e  “provvedimenti tempestivi”. Le verifiche rigorose, a detta del Dirigente Generale del DASOE, Salvatore Requirez, avrebbero rilevato responsabilità di sistema e non individuali, tanto da chiedere, in data 6 febbraio 2024, al Commissario Straordinario dell’ARNAS Civico, Walter Messina, di relazionare in merito ai provvedimenti intrapresi nei confronti della Dottoressa Farinella”. “Nonostante questa netta presa di posizione del DASOE e la levata di scudi di molti colleghi della Dottoressa Farinella e di varie organizzazioni sindacali, in primis della CIMO cui Desiree Farinella aderisce, i vertici aziendali non hanno ritenuto di fornire alcuna spiegazione”. “Più di recente lo stesso Ospedale dei Bambini - aggiunge Bonsignore - è tornato alla ribalta mediatica grazie a un servizio di Rete 4 che evidenziava tempi di attesa improponibili, con i piccoli pazienti costretti a rivolgersi alla  sanità privata per poter ricevere cure adeguate”. “Davanti ad una agguerrita giornalista i vertici aziendali hanno balbettato senza riuscire a fornire risposte convincenti, Anzi senza fornirne affatto. A quanto sembra è diventata un’abitudine”. “Questa volta non abbiamo sentito alcuna reazione politica né si è registrato l’interessamento del Presidente della Regione che non ha ritenuto opportuno tornare a chiedere verifiche altrettanto rigorose e di conoscere eventuali responsabilità. Evidentemente non c’era all’orizzonte un altro agnello sacrificale da immolare all’opinione pubblica. A distanza di alcuni mesi, lontani dai riflettori mediatici, i vertici aziendali insistono nel vergognoso atteggiamento persecutorio della dottoressa Farinella, classico capro espiatorio di una vicenda paradossale in cui le colpe di molti sono state caricate sulle spalle di una sola, incolpevole, persona”. “La revoca dell’incarico temporaneo di direttore medico del Presidio ospedaliero Di Cristina - tuona Bonsignore - era e resta illegittima, ma non è ancora finita. Oggi continua il calvario della dottoressa Farinella che adesso viene, ancora più illegittimamente, trasferita dall’Ospedale dei Bambini presso il quale era stata assunta e dove ricopre l’incarico di Asset Manager all’Ospedale Civico a disposizione del Capo Staff Aziendale. Stiamo assistendo ad una vera e propria persecuzione nei confronti di un dirigente medico che si vede oggi demansionato e sballottato da un posto all’altro come se tutto ciò fosse una cosa normale. Ma di normale in tutta la vicenda c’è veramente ben poco e, a prescindere dai probabili risvolti giudiziari, non si può continuare ad assistere a quello che si sta configurando in un vero e proprio scempio dove viene violata ogni norma contrattuale e soprattutto la dignità umana e professionale di una persona la cui unica colpa è forse quella di aver fatto sempre e solo il proprio lavoro con la massima dedizione ed impegno. “Intervenga allora il Presidente Schifani - conclude Bonsignore - che tanto si era interessato all’episodio all’epoca del clamore mediatico iniziale. Siamo certi che la sua intenzione non era certo di chiedere la testa di un colpevole ad ogni costo come è però poi accaduto. Faccia sentire la sua voce e la sua autorevolezza per rimediare a questa incresciosa vicenda e bloccare immediatamente ulteriori tentativi di mobbizzare quella che è la vittima di una vera e propria follia gestionale”.

 

Salvo Messina                                                                     

Giornalista               

Tessera Ordine n. 70152                    

Cell. 338.6113548

email: salvo.messina4@gmail.com 

comunicato stampa 9 marzo 2024

Protocollo d’intesa tra le Università di Palermo, Messina e Catania e la Regione Sicilia in materia di programmazione sanitaria. Escluse le Segreterie Regionali delle Organizzazioni Sindacali della dirigenza medica e sanitaria della Regione Sicilia AAROI EMAC – ANAAO ASSOMED – CIMO - FESMED – FASSID - FVM FP CGIL MEDICI – FEDERAZIONE CISL MEDICI – UIL FPL MEDICI: “Ancora una volta ignorati dalla politica regionale. Chiediamo un incontro urgente all’assessore regionale della Salute Giovanna Volo” 

Le Segreterie Regionali delle Organizzazioni Sindacali della dirigenza medica e sanitaria AAROI EMAC – ANAAO ASSOMED – CIMO - FESMED – FASSID - FVM FP CGIL MEDICI – FEDERAZIONE CISL MEDICI – UIL FPL MEDICI apprendono, a mezzo stampa, dell’intesa raggiunta tra le Università di Palermo, Messina e Catania e la Regione Sicilia in materia di programmazione sanitaria e protestano sulla loro ennesima esclusione dai tavoli di confronto regionali. “Ancora una volta i Sindacati della dirigenza medica e sanitaria vengono ignorati dalla politica regionale su temi che incidono pesantemente sulla programmazione della sanità regionale e sui suoi assetti organizzativi” – dichiara l’Intersindacale della dirigenza medica e sanitaria -. “Il Presidente della Regione, Renato Schifani - sottolineano i sindacati - afferma che il nuovo Protocollo di intesa tra Università e Regione è frutto del dialogo costante portato avanti dal governo con tutti i soggetti che fanno parte del sistema sanità, ma non c’è niente di più lontano dalla realtà e limitarsi a discutere dei nuovi assetti della sanità siciliana soltanto con i tre Rettori degli Atenei isolani appare del tutto insufficiente”. “L’istituzione dei Dipartimenti Interaziendali, ovviamente a guida universitaria, non è altro che il solito tentativo di infiltrarsi profondamente nella sanità pubblica ospedaliera col chiaro obiettivo di accaparrarsi quante più possibili poltrone direttive a discapito degli ospedalieri”. “Stiamo valutando - conclude l’Intersindacale della dirigenza medica e sanitaria - la possibilità di ricorrere in sede giudiziaria contro un Protocollo di Intesa che interessa ambiti non propriamente accademici e, nelle more, chiediamo all’Assessore della Salute, Giovanna Volo, un incontro urgente per confrontarci sui temi di programmazione sanitaria rispetto ai quali abbiamo certamente qualcosa da dire, non accettando di essere messi di fronte al fatto compiuto”. 

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Salvo Messina            

Giornalista                             

Tessera Ordine n. 70152    

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email: salvo.messina4@gmail.com 

                  

 

 

comunicato stampa 22 febbraio 2024

Medico aggredito all’ospedale “Cervello”. Bonsignore (Cimo Sicilia): “ieri sfiorata una tragedia, il collega ha rischiato di morire. La sicurezza nei luoghi di lavoro attende risposte immediate. Nei prossimi giorni, insieme alle altre organizzazioni sindacali, valuteremo iniziative per sensibilizzare anche l’opinione pubblica su questo gravissimo problema e, soprattutto, le istituzioni”.

 

“Piove sul bagnato. Dobbiamo registrare, ancora una volta, un’aggressione nei confronti di medici ed in particolare di un collega che svolge il proprio lavoro con impegno e grande professionalità”. Lo dichiara, in una nota, il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore, in relazione all’ultima aggressione, in ordine di tempo, che ha visto come vittima il dottore Alfredo Caputo responsabile di Endocrinologia oncologica dell’ospedale “Cervello” di Palermo.

“Da tempo chiediamo di garantire in ambito ospedaliero la massima sicurezza nei luoghi di lavoro per medici e infermieri - aggiunge Bonsignore - attivando sistemi di videosorveglianza tecnologicamente avanzati, garantendo servizi di portierato in tutti gli ingressi ospedalieri ma dobbiamo constatare mestamente che tali richieste destano poco interesse nelle istituzioni preposte. Ieri si è sfiorata una tragedia - conclude Bonsignore - il collega ha rischiato di morire, questo è inammissibile. Nei prossimi giorni, insieme alle altre organizzazioni sindacali, valuteremo iniziative per sensibilizzare anche l’opinione pubblica su questo gravissimo problema e, soprattutto, le istituzioni”.

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Addetto stampa Cimo Sicilia          

Salvo Messina                                                                         

Giornalista                        

Iscritto Odg Sicilia - tessera n. 70152                           

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email: salvo.messina4@gmail.com 

COMUNICATO STAMPA 7 febbraio 2024

 

Ospedale dei Bambini di Palermo. Bonsignore (Cimo Sicilia): “chiesta ufficialmente la revoca immediata, in autotutela, dell’atto deliberativo con il quale, la dr.ssa Desiree Farinella, viene destituita dall’incarico di Direttore Medico del Presidio Ospedaliero Di Cristina. Aspettiamo risposte immediate da Azienda, altrimenti adiremo le vie legali”.

 

“La revoca immediata, in autotutela, dell’atto deliberativo con il quale,  la dr.ssa Desiree Farinella, viene destituita dall’incarico di Direttore Medico del Presidio Ospedaliero Di Cristina”. E’ la richiesta del segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore, in una lettera inviata al commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Arnas Civico di Palermo Walter Messina, al direttore sanitario Aziendale Gaetano Buccheri  e per conoscenza all’assessore regionale della Salute Giovanna Volo, al dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica (Dps) Salvatore Iacolino e al dirigente Generale del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (DASOE) Salvatore Requirez. “E’ inaccettabile - sottolinea Bonsignore - che la collega Farinella debba essere il capro espiatorio per le criticità segnalate all’Ospedale dei Bambini di Palermo. Nel provvedimento - aggiunge Bonsignore - abbiamo ravvisato palesi irregolarità nella procedura di revoca del suddetto incarico dirigenziale in violazione della vigente normativa contrattuale con l’aggravante dell’assenza di qualsivoglia preliminare fase di contraddittorio e la conseguente lesione del diritto di difesa della dr.ssa Farinella. A tutto questo si aggiunge la violazione dei termini del contratto di Lavoro sottoscritto dalla dr.ssa Desiree Farinella e il direttore Generale pro tempore dell’Arnas Civico di Palermo. La Segreteria Regionale Cimo - conclude Bonsignore - si riserva, in caso di mancato o negativo riscontro, a intraprendere tutte le iniziative ritenute opportune a tutela dei diritti contrattuali e giuridici della propria associata, nelle sedi che verranno ritenute più opportune”.

 

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Addetto stampa Cimo Sicilia          

Salvo Messina                                                                         

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Comunicato stampa 4 febbraio 2024

Bonsignore (Cimo Sicilia): “Trovato il capro espiatorio per le criticità segnalate all’Ospedale dei Bambini di Palermo. Per l’assessorato regionale alla Salute e per la Direzione Aziendale dell’ARNAS Civico di Palermo, è tutta colpa del Direttore Medico di Presidio. Questo è inaccettabile. Esprimo incondizionata solidarietà alla collega Desiree Farinella, esposta a pubblico ludibrio solo per coprire le tante inefficienze altrui”.

 

“Secondo la denuncia di una mamma, all’ospedale dei Bambini di Palermo manca la carta igienica, le lenzuola vengono cambiate saltuariamente, non ci sono i bicchierini per le urine, sparisce l’olio per l’insalata all’ora del pasto. Secondo l’Assessore Regionale della Salute e a cascata anche per la Direzione Aziendale dell’ARNAS Civico di Palermo, è tutta colpa della Dr.ssa Desiree Farinella, Direttore Medico del Presidio Ospedaliero Di Cristina”. Lo dichiara il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore. In una nota inviata dalla Direzione Aziendale alla Dr.ssa Desiree Farinella, che viene informata di essere stata di fatto destituita dall’incarico, si legge che “il principale motivo della supposta mancanza di qualità nell’assistenza fornita è derivato dall’inefficace comunicazione nei confronti della mamma del bambino ricoverato presso il Reparto di Nefrologia Pediatrica e i disservizi verificati risultano presumibilmente da un deficit di coordinamento tra la direzione medica di presidio e quella dell’unita operativa di Nefrologia”. Quindi si suppone una mancanza di qualità nell’assistenza - evidenzia Bonsignore -  si presume un deficit di coordinamento ma si ha la certezza del colpevole. Non fa una piega. A parte la carenza di motivazioni e l’illogicità del ragionamento - aggiunge Bonsignore - l’atto notificato alla Dr.ssa Farinella appare illegittimo in quanto la normativa contrattuale vigente prevede che la revoca dell’incarico possa avvenire solo a seguito di una valutazione negativa o da parte dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) o per il venir meno dei requisiti. Altro motivo - continua Bonsignore - è quello previsto dall’art. 15 ter, comma 3 del D.Lgs 501/92 che indica nel mancato rispetto delle direttive aziendali, nel mancato raggiungimento degli obiettivi aziendali, nella responsabilità grave e reiterata, i motivi per la revoca dell’incarico”. “Nel caso di specie - sottolinea il dirigente sindacale - non si è in presenza di alcuno dei motivi previsti dalla normativa di fonte contrattuale o legislativa e quindi la decisione di revocare l’incarico alla Dr.ssa Farinella è del tutto illegittima a potrebbe essere fonte di risarcimento di danno d’immagine da parte della stessa Azienda”. “Piuttosto che impegnarsi a trovare il classico capro espiatorio della vicenda - tuona Bonsignore - l’Assessorato regionale della Salute e l’Azienda ARNAS Civico di Palermo, avrebbero dovuto scusarsi con la mamma del bambino e adoperarsi in ogni modo per migliorare tutte le procedure amministrative e assistenziali e fornire un’assistenza sanitaria decorosa”. “La Segreteria Regionale CIMO - conclude Bonsignore - protesta energicamente contro questa inaccettabile caccia alla streghe e chiede alla Direzione Aziendale un ripensamento immediato sulla decisone assunta, esprimendo nel contempo incondizionata solidarietà alla collega Desiree Farinella, esposta a pubblico ludibrio solo per coprire le tante inefficienze altrui”.

 

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Addetto stampa Cimo Sicilia         

Salvo Messina                                                                         

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Iscritto Odg Sicilia - tessera n. 70152                           

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