Aggressioni nei Pronto soccorso. Bonsignore (Cimo Sicilia): “E’ uno degli aspetti più critici dell’emergenza sanitaria regionale che attende risposte immediate”
“Purtroppo dobbiamo registrare ancora una volta due casi di aggressioni nei confronti di medici che svolgono il proprio lavoro con grande impegno e professionalità”. Lo dichiara, in una nota, il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore, in relazione alle recenti aggressioni che si sono verificate al Pronto soccorso dell’ospedale “Salvatore Cimino” di Termini Imerese, dove il primario del servizio ospedaliero è stato aggredito da un paziente e all’Umberto I di Enna, dove un medico del reparto di medicina ha subito lo stesso trattamento dal figlio di una paziente. “Tra non molto - sottolinea Bonsignore - se nessuno interviene (e finora prendiamo atto che la cosa desta poco interesse nelle istituzioni preposte) questi teppisti non troveranno nessuno da malmenare nei Pronto soccorso, ma anche la gente perbene non troverà più medici in servizio per prendersi cura dei loro problemi di salute”. “La situazione nei Pronto soccorso è uno degli aspetti più critici dell’emergenza sanitaria regionale che attende risposte immediate. In quale settore del mondo del lavoro viene ritenuto attrattivo un posto in cui ti pagano poco, ti sputano addosso e ti picchiano frequentemente”? “Ai colleghi che devono poter svolgere il proprio lavoro in condizioni di assoluta serenità - conclude Bonsignore - va la mia solidarietà”.
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Addetto stampa Cimo Sicilia
Salvo Messina
Giornalista
Iscritto Odg Sicilia - tessera n. 70152
Bonsignore (Cimo Sicilia): “Da oggi è operativa la nuova Tac nel reparto di Radiologia dell’ospedale Villa Sofia”
“Dopo il recente raid vandalico nel reparto di Radiologia dell’ospedale Villa Sofia, i tecnici della General Electric hanno fatto il miracolo. Infatti, nonostante i danni inflitti ai due monitor della nuova Tac, sono riusciti a riassemblarli e renderli funzionanti anche se dovranno essere comunque sostituiti. La nuova Tac è quindi operativa da oggi”. Lo comunica il segretario regionale di Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore. “Resta il problema degli accessi incustoditi - evidenzia Bonsignore - che l’Azienda deve risolvere, in tempi brevi, per evitare che possano accadere nuovamente episodi di vandalismo come quello dell’Epifania, al fine di garantire la sicurezza dei beni aziendali e di quelli individuali del personale nonché la sicurezza stessa dei medesimi operatori sanitari”.
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Addetto stampa Cimo Sicilia
Salvo Messina
Giornalista
Iscritto Odg Sicilia - tessera n. 70152
La denuncia di Bonsignore (Cimo Sicilia): “Medicina Trasfusionale di Agrigento sull’orlo del baratro e nessuno interviene”.
“Medicina Trasfusionale di Agrigento sull’orlo del baratro e nessuno interviene. La Segreteria Regionale Cimo, a tutela dei diritti propri iscritti e della salute dei cittadini, si trova costretta a reiterare la segnalazione di questa gravissima situazione, aspettando risposte dall’Assessorato Regionale della Salute prima che accada qualcosa di grave alla salute dei cittadini e, possibilmente, soluzioni adeguate dalla direzione aziendale”. Lo denuncia il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore. “L’unico ematologo assunto nei mesi scorsi all’ASP di Agrigento - tuona Bonsignore - invece che essere indirizzato di gran carriera al Trasfusionale è stato invece assegnato alla Medicina Interna. Errare è umano, perseverare è diabolico. La più recente soluzione escogitata dalla Direzione Sanitaria è stata quella, destinata fin dalla sua ideazione a fallire, di far partecipare alla Pronta Disponibilità personale medico di altre unità operative, fatto che oltre a violare le norme contrattuali, ha determinato la sacrosanta levata di scudi dei medici interessati dal provvedimento che hanno messo nero su bianco la loro indisponibilità ad aderire all’iniziativa non solo per motivi personali ma soprattutto professionali, non ritenendosi in grado di fornire alcun contributo alla disciplina di cui non fanno parte”. Lo scorso 30 ottobre la Segreteria Regionale Cimo aveva segnalato ai vertici della Sanità Regionale della Sicilia il gravissimo stato di criticità assistenziale in cui versa ormai da mesi la Medicina Trasfusionale di Agrigento. “Ad oggi - sottolinea Bonsignore - non è pervenuta alcuna risposta da parte dell’Assessorato e la situazione stagna senza che il disagio degli operatori e l’altissimo rischio per i cittadini di buona parte della Provincia agrigentina sembra interessare a nessuno”. “È incomprensibile - aggiunge Bonsignore - come la Direzione Sanitaria aziendale abbia negli ultimi mesi operato contro ogni logica, depauperando progressivamente la Medicina Trasfusionale di personale medico e tecnico che, se fosse rimasto al proprio posto, non avrebbe determinato tale incresciosa situazione”. “È una vicenda che ricorda da vicino quella del Pronto Soccorso dello stesso Presidio Ospedaliero S. Giovanni di Dio - conclude Bonsignore - quando nel mese di agosto scorso il Primario, Sergio Vaccaro, al quale, sempre a causa di gravi carenze di personale medico rispetto a cui l’azienda non fornì le dovute risposte, fu lasciata come unica opzione quella di dimettersi”.
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Addetto stampa Cimo Sicilia
Salvo Messina
Giornalista
Iscritto Odg Sicilia - tessera n. 70152
Bonsignore (Cimo Sicilia): “esprimiamo la nostra soddisfazione per la decisione di riaprire il Pronto soccorso pediatrico all’Ospedale Cervello. Un regalo di Natale fatto ai piccoli pazienti”
“Un regalo di Natale fatto ai piccoli pazienti. Esprimiamo la nostra soddisfazione per la decisione concertata tra i vertici L’AOOR Villa Sofia - Cervello di Palermo e l’assessorato regionale della Salute di riaprire il Pronto soccorso pediatrico all’Ospedale Cervello che durante l’emergenza pandemica era stato temporaneamente allocato presso il presidio ospedaliero Villa Sofia”. Lo dichiara, in una nota, il segretario regionale di Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore. “La nostra battaglia per la riapertura del Pronto soccorso pediatrico, è stata vinta e le nostre istanze sono state accolte nell’interesse del bene supremo della salute e della vita dei bambini”. “Visto che con l’arrivo della stagione fredda, in tutta Italia si registra un incremento esponenziale dei casi di infezioni da virus sinciziale in particolar modo nei bambini e nei neonati - aggiunge Bonsignore - la decisione di riaprire il Pronto soccorso nella sua originaria sede, non può non essere condivisa positivamente. Inoltre, saranno, trasferite anche le unità operative complesse di Ortopedia Pediatrica e Pediatria. Bisogna evidenziare - conclude Bonsignore - che dopo alcuni tentativi andati a vuoto, con la decisione che è stata presa oggi, il Pronto soccorso pediatrico sarà riportato nella sua naturale allocazione, con le necessarie dotazioni strumentali e in ambienti consoni dove il personale sanitario sarà in grado di fornire una più adeguata assistenza. Finalmente si torna a casa”.
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Salvo Messina
Giornalista
Tessera Ordine n. 70152
Bonsignore (Cimo Sicilia): “riaprire il Pronto Soccorso Pediatrico all’Ospedale Cervello è la nuova emergenza”
“All’Ospedale Cervello di Palermo, che era stato riconvertito in Presidio anti Covid durante la pandemia, il ritorno alla normalità è ancora in itinere. Da tempo avremmo dovuto vedere il ritorno alla base dei Reparti di Pediatria ed Ortopedia Pediatrica e soprattutto del Pronto Soccorso Pediatrico che invece restano “provvisoriamente” allocati all’Ospedale Villa Sofia”. Lo dichiara ili segretario regionale di Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore. “In tutta Italia si registra in questi giorni un incremento esponenziale dei casi di infezioni da virus sinciziale - evidenzia Bonsignore - in particolar modo nei bambini e nei neonati, con i Reparti pediatrici dell’intero territorio nazionale che cominciano ad andare in sofferenza e stanno mettendo in campo i piani per fronteggiare questa nuova emergenza che, è doveroso dire, come ogni anno era ampiamente attesa con l’arrivo della stagione fredda”. “Il trasferimento del Pronto Soccorso Pediatrico - sottolinea Bonsignore - era stato programmato per il mese di agosto, poi slittato a settembre, poi a ottobre e così via; sono stati da tempo eseguiti i lavori di ristrutturazione dei locali che dovrebbero accoglierlo, con tutte le Sale visita dotate degli standard necessari per fronteggiare anche l’annuale emergenza delle bronchioliti che colpiscono puntualmente bambini e neonati, ma, incomprensibilmente, il trasferimento continua ad essere rinviato”. “Il rischio, più che concreto - continua Bonsignore - è che la permanenza in locali non idonei possa comportare problemi assistenziali anche gravi nel breve periodo, visto che il picco delle infezioni respiratorie pediatriche è previsto per fine anno. È necessario fare presto e riportare il Pronto Soccorso Pediatrico nella sua naturale allocazione, con le necessarie dotazioni strumentali e in ambienti consoni dove il personale sanitario sarà in grado di fornire una più adeguata assistenza”.“Questo ritardo è a dir poco inaccettabile - conclude Bonsignore - il tempo delle chiacchiere è ampiamente scaduto, è ora di agire senza indugiare oltre, prima che accada qualcosa di grave e di evitabile. Chiediamo quindi ai vertici aziendali e all’Assessorato Regionale della Salute di intervenire al più presto nell’interesse del bene supremo della salute e della vita dei bambini”.
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Salvo Messina
Giornalista
Tessera Ordine n. 70152