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COMUNICATI STAMPA

COMUNICATO STAMPA 5 DICEMBRE 2023

 

Sciopero nazionale dei dirigenti medici e sanitari del SSN. Spampinato (Cimo-Fesmed Sicilia): “E’ solo l’inizio di un percorso volto a difendere la sanità pubblica, tutelare il diritto alle cure dei cittadini e valorizzare i professionisti della salute”. Bonsignore (Cimo Sicilia): “Chiediamo di risolvere il mistero delle risorse economiche che vengono presentate dal Governo regionale come “esigue” quando devono essere destinate alla sanità pubblica e al suo personale, ma che vengono elargite a piene mani quando vengono destinate al cosiddetto privato accreditato”. Antonino Palermo (Anaao Assomed - Associazione Medici Dirigenti):Oggi scioperiamo assieme a Cimo e Nursing Up per difendere la sanità pubblica. L’unione fa la forza. Ci fermiamo per un giorno per non fermare il sistema di cure pubbliche per sempre”.

 

“Il successo dello sciopero di oggi, evidenziato dalle numerose adesioni, è indicativo del disagio dei medici. Negli ospedali di tutta Italia sta montando un grande movimento di protesta che non si esaurirà con la manifestazione di oggi: questo sciopero è solo l’inizio di un percorso volto a difendere la sanità pubblica, tutelare il diritto alle cure dei cittadini e valorizzare i professionisti della salute”. Lo ha dichiarato Riccardo Spampinato presidente della Federazione Cimo-Fesmed Sicilia - nel corso di una partecipata assemblea sindacale dei medici siciliani e dirigenti sanitari del SSN (Servizio sanitario nazionale) aderenti allo sciopero nazionale che si è tenuta questa mattina nella sede dell’Ordine dei Medici di Palermo. “I medici - ha aggiunto Spampinato - si sono sempre fatti in quattro per garantire la migliore  assistenza possibile, e sono stati ripagati con una manovra che riserva briciole al rinnovo dei loro contratti e al finanziamento del Servizio sanitario nazionale. Intanto, però si sovvenziona la sanità privata, interessata solo ai propri profitti, considerando che l’AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) non rinnova il contratto dei propri medici dipendenti da 18 anni eppure in Sicilia diventa interlocutore privilegiato al tavolo di confronto regionale per la riforma della rete ospedaliera, lasciando fuori i sindacati firmatari del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, in una regione che certifica il fallimento del sistema della programmazione sui bisogni di personale medico per i propri ospedali, aprendo in questi giorni un bando a medici stranieri nel tentativo disperato di colmare lacune colpevoli. Davanti a tutto questo per troppo tempo siamo stati in silenzio, e abbiamo sbagliato. Adesso è tempo di far sentire forte e chiara la nostra voce, e di dire basta al definanziamento della sanità. Inoltre, tra le altre rivendicazioni - ha concluso Spampinato - chiediamo la depenalizzazione dellatto medico essendo lItalia insieme a Polonia e Messico le uniche nazioni dove latto medico medico è considerato un reato penale”.                                                 Nel corso dellassemblea sindacale, la segreteria regionale Cimo (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) della Sicilia, guidata da Giuseppe Bonsignore, ha presentato ai mezzi di informazione un documento (vedi allegato) sulle criticità della sanità siciliana dove viene evidenziata la grave situazione gestionale determinata dal prolungato commissariamento delle Aziende sanitarie in Sicilia che - ha sottolineato Bonsignore - dura ormai da mesi e che non sembra sia prossimo a soluzione, a meno di ricorrere a un sorteggio!”. Inoltre, Bonsignore ha ribadito la grave carenza di personale, non soltanto medico, che attanaglia gli ospedali siciliani e, in primo luogo, lambito dellemergenza/urgenza, con una drammatica contrazione dellofferta sanitaria di cui ancora non si vede la fine e che sembra anzi indirizzata ad aggravarsi”. Torniamo a chiedere alle Istituzioni preposte di prendere in carico il problema della sicurezza allinterno degli ospedali - ha detto il segretario regionale Cimo - e di riuscire finalmente ad arginare il fenomeno delle aggressioni nei confronti del personale sanitario che, puntualmente, torna a manifestarsi e che, nelle attuali condizioni di scarsità dellofferta sanitaria è destinato anzi ad aumentare”. Chiediamo di risolvere il mistero delle risorse economiche che vengono presentate dal Governo regionale come esigue” - ha continuato Bonsignore - quando devono essere destinate alla sanità pubblica e al suo personale, ma che vengono elargite a piene mani quando vengono destinate al cosiddetto privato accreditato”. In una Regione in cui vengono lesinate le miserevoli indennità da corrispondere al personale, in una Sicilia in cui le norme di un Contratto di Lavoro prossimo alla scadenza non sono in larga parte mai state applicate - ha aggiunto Bonsignore - ci continuiamo a chiedere perché i medici non vogliono più accettare di lavorare nei nostri ospedali pubblici”? Non riusciamo a capire perché i giovani medici preferiscono andare a lavorare in altri Paesi europei dove il contenzioso medico-legale è quasi inesistente e latto medici non costituisce reato penale”? Ci meravigliamo se intere schiere di medici si dimettono per andare a lavorare nel privato o, addirittura, nelle Cooperative a fare il medico a gettone, lavorando di meno e guadagnando molto di più”? Se chi ci governa non riesce a dare risposte a tali semplici interrogativi allora la Sanità pubblica è veramente giunta al punto di non ritorno, non per incapacità amministrativa ma per un chiaro disegno di smantellamento di quel sistema di assistenza universalistico ed equo che ci è stato invidiato nel Mondo e che oggi è in serio pericolo, avviandosi verso una realtà in cui laccesso alle cure sarà soltanto ad appannaggio dei ricchi”. Accanto ai medici - ha concluso Bonsignore - oggi dovrebbero scendere in piazza a manifestare i cittadini che sono le vere vittime di questo scellerato disegno politico di annientamento del nostro sistema sanitario”.

Oggi scioperiamo assieme a Cimo e Nursing Up per difendere la sanità pubblica - ha evidenziato Antonino Palermo segretario regionale Anaao Assomed - Associazione Medici Dirigenti - Lunione fa la forza. Ci fermiamo per un giorno - ha aggiunto -  per non fermare il sistema di cure pubbliche per sempre”. “Chiediamo un forte impegno affinché vengano completate le piante organiche di tutti gli ospedali. Inoltre, chiediamo che venga migliorata la qualità del lavoro e la sicurezza di tutti gli operatori sanitari. Esigiamo rispetto per medici, dirigenti sanitari ed infermieri eroi di ieri, oggi usati come un bancomat dal governo”. “Lattuale manovra finanziaria proposta - ha sottolineato Palermo - è peggiore della legge Fornero, ricordata come legge lacrime e sangue”. Oggi lacrime non c’è ne sono più solo sangue. Reclamiamo soluzioni efficaci per contrastare il depauperamento degli organici e bloccare lesodo dei lavoratori dagli ospedali pubblici. Contestiamo il disegno di legge sullatto medico - ha concluso Palermo - che propone addirittura la reclusione fino a 5 anni. I medici non sono criminali”.

 

 

 

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Salvo Messina                 

Giornalista                          

 Tessera Ordine n. 70152       

Comunicato stampa 4 dicembre 2023

 

Sciopero nazionale dei dirigenti medici e sanitari del Servizio Sanitario Nazionale: domani, martedì 5 dicembre, assemblea Anaao Assomed e Cimo-Fesmed nella sede dell’Ordine dei Medici di Palermo dove sarà presentato un documento sulle criticità del sistema sanitario ospedaliero regionale

 

Nell’ambito dello sciopero nazionale di 24 ore proclamato dalle sigle sindacali Anaao Assomed e Cimo-Fesmed in rappresentanza dei medici e dirigenti sanitari del servizio sanitario nazionale (SSN), domani, martedì 5 dicembre, alle ore 11, a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici di Palermo (via Rosario da Partanna, 22), si svolgerà l’Assemblea dei medici siciliani aderenti allo sciopero. Nel corso dei lavori assembleari, i vertici dei sindacati Anaao Assomed e Cimo-Fesmed presenteranno un documento sulle criticità del sistema sanitario ospedaliero regionale. Interverranno, fra gli altri, il segretario regionale Anaao Assomed - Associazione Medici Dirigenti Antonino Palermo, il presidente regionale della Federazione Cimo-Fesmed (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) Riccardo Spampinato e il segretario regionale Cimo (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) Giuseppe Bonsignore.

 

 

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Salvo Messina             

Giornalista                          

Tessera Ordine n. 70152       

Comunicato Stampa 1 dicembre 2023

Sciopero nazionale dei dirigenti medici e sanitari del Servizio Sanitario Nazionale: martedì 5 dicembre assemblea Anaao Assomed e Cimo-Fesmed nella sede dell’Ordine dei Medici di Palermo dove sarà presentato un documento sulle criticità del sistema sanitario ospedaliero regionale

 

Nell’ambito dello sciopero nazionale di 24 ore proclamato dalle sigle sindacali Anaao Assomed e Cimo-Fesmed in rappresentanza dei medici e dirigenti sanitari del servizio sanitario nazionale (SSN), martedì 5 dicembre, alle ore 11, a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici di Palermo (via Rosario da Partanna, 22), si svolgerà l’Assemblea dei medici siciliani aderenti allo sciopero generale. Nel corso dei lavori assembleari, i vertici dei sindacati Anaao Assomed e Cimo-Fesmed presenteranno un documento sulle criticità del sistema sanitario ospedaliero regionale. Interverranno, fra gli altri, il segretario regionale Anaao Assomed - Associazione Medici Dirigenti Antonino Palermo, il presidente regionale della Federazione Cimo-Fesmed (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) Riccardo Spampinato e il segretario regionale Cimo (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) Giuseppe Bonsignore.

 

 

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Salvo Messina                 

 Giornalista                          

Tessera Ordine n. 70152                   

comunicato stampa del 30 ottobre 2023

Gravi criticità assistenziali della Medicina Trasfusionale ASP di Agrigento. Il grido d’allarme di Bonsignore (Cimo Sicilia) che scrive all’assessore regionale alla Salute denunciando la “possibile interruzione di pubblico servizio”

 

“Denunciamo gravi criticità assistenziali riguardanti la Medicina Trasfusionale del Presidio ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento, dove si registra una carenza di dirigenti medici tale da non consentire più, a breve, di espletare il servizio di Pronta Disponibilità notturna e festiva”. Lo scrive, il segretario regionale di Cimo (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) Giuseppe Bonsignore, in una lettera inviata all’assessore regionale della Salute Giovanna Volo, al Dirigente generale del Dipartimento - pianificazione - strategica (Dps) Salvatore Iacolino, al Dirigente generale del Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (D.A.S.O.E.) Salvatore Requirez, al Prefetto della Provincia di Agrigento Filippo Romano e per conoscenza al Commissario dell’ASP di Agrigento Mario Zappia, invitando i destinatari della missiva ad intervenire tempestivamente per scongiurare quanto segnalato. “La dotazione organica della Medicina Trasfusionale di Agrigento, che opera su due distinti Presidi Ospedalieri (Agrigento e Canicattì) - sottolinea  il segretario regionale del sindacato dei medici ospedalieri - prevede un Direttore di Unità Operativa Complessa oltre a 6 dirigenti medici al Presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento e 4 dirigenti medici al Presidio ospedaliero “Barone Lombardo” di Canicattì. In atto sono presenti oltre al Direttore di UOC (Unità Organizzativa Complessa), 2 dirigenti medici a tempo indeterminato (di cui 1 esentato da attività notturna per motivi di salute) più un dirigente medico a tempo determinato ad Agrigento e nessun dirigente medico a Canicattì”. Tale drammatica situazione - aggiunge Bonsignore - non consente ormai da tempo la copertura del servizio di guardia notturna da parte del personale medico limitandosi, finora, allo svolgimento della sola pronta disponibilità notturna e festiva, per fronteggiare le emergenze/urgenze (ad es. grave sanguinamento acuto per politrauma da incidenti automobilistici, ferite da arma da fuoco, sanguinamento intra e peri- operatorio, CID post-partum, etc.)”. “A breve non sarà più possibile nemmeno la copertura del servizio di Pronta Disponibilità - tuona Bonsignore - come più volte segnalato dal Direttore della UOC di Medicina Trasfusionale, Dr Filippo Buscemi, che ha reiteratamente richiesto di avviare rapidamente il reclutamento di dirigenti medici in grado di garantire il regolare funzionamento dell’UOC da lui diretta”. Purtroppo, ad oggi, non risulta essere arrivato alcun riscontro né formale né concreto, dal parte della Direzione Aziendale nonostante la più recente segnalazione da parte del Dr Buscemi che il servizio di Pronta Disponibilità risulta coperto fino al prossimo 19 novembre. Si profila all’orizzonte - conclude Bonsignore - la possibilità di un’interruzione di pubblico servizio che potrebbe comportare importanti conseguenze sulla salute pubblica dei cittadini ricadenti nel territorio di competenza dei due Presidi Ospedalieri”. 

 

 

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Salvo Messina                 

 Giornalista                          

Tessera Ordine n. 70152  

COMUNICATO STAMPA 8 OTTOBRE 2023

 

Bonsignore (Cimo Sicilia): “La riforma della sanità siciliana deve prima passare dal confronto con le organizzazioni sindacali

 “La bozza di revisione della Legge 5 del 2009 fatta circolare nei giorni scorsi e pubblicata da alcuni mezzi di informazione, non poteva non suscitare un vero e proprio vespaio”. Lo dichiara in una nota, il segretario regionale CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) Giuseppe Bonsignore.  “Il contenuto di quello che l’Assessore regionale alla Salute Giovanna Volo ha definito “ipotesi di studio” - aggiunge il dirigente sindacale - era stato, a grandi linee, preannunciato alle organizzazioni sindacali della dirigenza medico-sanitaria nel corso di un confronto tenutosi il 18 settembre scorso, accompagnato dall’impegno di una preventiva consultazione degli stessi sindacati”. “Oggi - evidenzia Bonsignore - viene fuori questa bozza avanzata, quasi un testo di Legge già preconfezionato senza che ci sia stato alcun ulteriore confronto e tanto meno alcuna informazione preventiva. Senza entrare nel merito del testo - conclude Bonsignore -  troppe sarebbero le sottolineature da fare, riteniamo imprescindibile il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali che rappresentano gli operatori del settore, sulle cui spalle alla fine verrebbero a ricadere gli effetti della nuova riforma che, a una prima lettura, rischiano di essere devastanti”.

 

 

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Salvo Messina                 

Giornalista                          

 Tessera Ordine n. 70152